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23/03/2022, Autore: OIS Agenzia

Scrivere un articolo ottimizzato per Google: tutte le regole per portare il tuo blog in cima alle classifiche

Scrivere articoli ottimizzati per Google è importante se vogliamo mettere in atto una strategia SEO efficace e posizionarci nei motori di ricerca. In quest’articolo ti spieghiamo come mette in atto una scrittura seo-oriented per il tuo blog.

articolo ottimizzato google

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Articolo ottimizzato Google grafico
Oggi, parlare di scrittura SEO-oriented - orientata, perciò, all’ottimizzazione per i motori di ricerca - è un’impresa tutt’altro che facile. Non solo perché non esistono più una serie di regole precise per posizionare gli articoli del proprio blog aziendale tra le prime posizioni di Google, ma perché l’evoluzione dell’algoritmo e la raffinatezza che ha acquisito nell’interpretazione dei contenuti, ha reso fuori luogo la stessa idea di "scrivere per i motori di ricerca".

Scrivere per i motori di ricerca è diventato, sempre più, uno scrivere per le persone. Creare contenuti, perciò, assicurandosi di intercettare le aspettative del pubblico e di privilegiare la qualità, la pertinenza e l’utilità nei confronti di un determinato intento di ricerca.

Questo significa che parlare di scrittura degli articoli ottimizzati per Google è inutile? Nient’affatto! Anzi, c’è molto da dire e da imparare. Non temere: se cerchi qualche consiglio da mettere in pratica per migliorare i risultati dei tuoi articoli, in questo articolo troverai pane per i tuoi denti. Partiamo subito!

Pagina ottimizzata per il SEO: come fare

Dimentica la ripetizione ossessiva delle keyword all’interno degli articoli, la creazione di paragrafi senza capo né coda che non dicono nulla ma servono solo ad "allungare il brodo" e l’applicazione di stratagemmi e trucchetti per migliorare il posizionamento delle tue pagine. I motori di ricerca si sono fatti furbi e oggi sanno come mettere in prima pagina solo i contenuti migliori, per aumentare il proprio valore e migliorare l’esperienza di utilizzo degli utenti.

"Soddisfa le persone, non i motori di ricerca." Ecco il tuo nuovo mantra per l’ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca. Imparalo a memoria, appendilo sul muro davanti alla tua scrivania, perché è davvero una delle cose più importanti che possiamo dirti sull’ottimizzazione SEO dei tuoi articoli: se scrivi contenuti di valore, fai centro.

Una volta afferrato questo concetto (e sgomberato il campo dai soliti trucchetti che andavano tanto di moda qualche anno fa) siamo pronti per partire sul serio. Per realizzare contenuti efficaci e non lavorare a vuoto, esiste una strategia precisache ti spiegheremo passo passo nei prossimi paragrafi.

Individua keyword e un intento di ricerca

Prima di mettere mano alla tastiera del tuo computer per iniziare a scrivere l’articolo, devi sapere che ci sono una serie di azioni preliminari da compiere che ci faciliteranno di molto la scrittura di un articolo SEO oriented. La prima di queste è l’individuazione di un intento di ricerca e di una serie di parole chiave correlate.

Introduciamo allora il concetto di "intento di ricerca", ovvero ciò che l’utente si aspetta di trovare una volta che digita una determinata query (ovvero una "keyword" o "stringa di ricerca") su Google. In base all’intento di ricerca, possiamo suddividere le query in due gruppi:
  • Query con intento di ricerca informativo. L’obiettivo di queste ricerche è trovare informazioni generiche su come fare qualcosa. Se, ad esempio, hai trovato questo articolo digitando su Google "come scrivere articoli ottimizzati per il SEO", hai utilizzato il motore di ricerca con intento informativo;
  • Query con intento di ricerca commerciale (o transazionale). L’obiettivo di queste ricerche è il reperimento di informazioni per l’acquisto di prodotti e servizi.
Anche se le aziende sono più portate a mostrare interesse per l’intenzione commerciale degli utenti, l’alberatura di un sito ottimizzato per i motori di ricerca deve tenere in considerazione entrambe queste due tipologie di ricerca.

Infatti, se le ricerche informative sono più lontane dal generare conversion (lead e transazioni) rispetto a quelle commerciali, è altrettanto vero che quest’ultime sono più numerose (parliamo dell’80% del totale) e perciò si rivelano più utili per l’aumento dell’importanza del sito e della Page Authority (reputazione del proprio sito agli occhi dei motori di ricerca). Non solo: c’è sempre la possibilità che una percentuale delle visite informative abbiano un esito commerciale, e che perciò un utente si interessi all’acquisto nel corso della lettura dell’articolo.

Di regola, perciò, le pagine del sito (categorie e schede prodotto) servono a intercettare le ricerche con intento commerciale, mentre gli articoli del blog servono ad attirare l’attenzione degli utenti che hanno un interesse più informativo; aumentano, perciò, la brand awareness e il ranking del sito.

Una volta individuato l’intento di ricerca, ad esempio "imparare a fare il cappuccino", dobbiamo scegliere una query primaria e una serie di query secondarie:
  • La keyword primaria è quella più rilevante in termini di volume di ricerca (numero di ricerche) e quella che meglio riassume l’intento di ricerca (ad esempio: "come fare un cappuccino perfetto");
  • Le keyword secondarie sono le keyword per le quali il nostro articolo potrebbe essere posizionato, perché sono strettamente correlate all’argomento che trattiamo anche se non esprimono fedelmente il main intent (ad esempio: "come montare il latte", "proporzioni cappuccino perfetto" ecc.)
Nella scelta della keyword primaria e delle keyword secondarie, vale la pena considerare, inoltre, il seguente diagramma, detto "coda lunga delle keyword". Secondo questo schema, le query che hanno un maggior numero di parole, come ad esempio "come fare un cappuccino con latte di soia", sono quelle per le quali è più facile posizionarsi e che hanno una maggior probabilità di generare conversion (click), mentre quelle con un minor numero di parole (come "cappuccino", che ne ha solo una) hanno un volume di ricerca elevato, un’alta competizione e una minor probabilità di generare conversion. Questo è dovuto al fatto che un utente che digita su Google una parola molto generica potrebbe avere una gran quantità di intenti di ricerca differenti, non tutti intercettabili dall’articolo che hai scritto.

Realizzare un piano editoriale per il tuo blog aziendale

Una volta che hai trovato le keyword più appropriate per la tua strategia, è il momento di realizzare un piano editoriale.

Il piano editoriale è un documento dove si specifica, di solito su base mensile o trimestrale, quali sono i temi che si affronteranno nel blog, individuando obiettivi, target ed eventuali articoli analoghi dei competitor. Ogni pubblicazione, perciò, sarà associata a un titolo provvisorio, che diventerà definitivo in fase di redazione dell’articolo, e a una serie di query che ruotano attorno all’intento di ricerca.

Nella redazione del piano editoriale dobbiamo tenere a mente che i post devono essere scritti con un focus preciso, evitando quanto più possibile la redazione di articoli che, essendo troppo simili, andranno a "cannibalizzarsi" tra loro nei risultati dei motori di ricerca.

Analizza i competitor e diventa un esperto

Non puoi scrivere su un argomento che non conosci. Per questo, prima iniziare a scrivere l’articolo, sarà utile effettuare un po’ di ricerca, comprendere bene quale tipologia utilizzare e circoscrivere il campo delle cose che si vogliono dire.

Come scrivere un articolo ottimizzato per il SEO: le regole

Ora che hai liberato il campo da alcuni luoghi comuni e imparato i concetti fondamentali della scrittura SEO, sei pronto per costruire su solide fondamenta e imparare tutti i segreti del mestiere. Ecco di seguito le 12 regole per scrivere un articolo ottimizzato per il SEO:
  1. Privilegia la buona scrittura. Concetti come "keyword density" sono sopravvalutati: l’importante è fare un corretto utilizzo delle parole chiave e scrivere contenuti utili. Ripetere una parola all’infinito non aiuta e anzi potrebbe penalizzare il posizionamento del tuo articolo;
  2. Utilizza un H1 (titolo) che contenga la parola chiave principale. Il titolo deve essere sintetico, conciso ma anche pertinente, accattivante e coinvolgente.
  3. Definisci gli H2 (titoli delle sezioni o paragrafi) e H3 che contengano le keyword secondarie;
  4. Utilizza frasi corte e paragrafi di poche righe, che aiutano la comprensione del testo. Il testo totale deve superare le 300 parole per essere rilevante, ma Google non premia le pagine in base alla lunghezza, quanto all’utilità, alla pertinenza e all’autorevolezza;
  5. Inserisci link interni che rimandano a pagine o articoli del tuo sito;
  6. Ottimizza il nome e l’attributo alt delle immagini con descrizioni pertinenti;
  7. Inserisci una breve introduzione e sintesi dell’articolo, di poche righe, per dare all’utente un’anteprima dell’argomento trattato. Per evitare il far crescere il tasso di rimbalzo, anche l’indice dell’articolo può essere utile. In questo modo, infatti, l’utente trova subito se l’articolo corrisponde alle sue aspettative e può eventualmente, dirigersi verso la parte che più gli interessa;
  8. Concludi sempre i tuoi articoli con una call to action. Se il lettore ha letto l’articolo fino in fondo, aumentano le probabilità che voglia fare ancora un passo ulteriore, come proseguire la lettura con altri articoli, contattarti o iscriversi alla newsletter;
  9. Evitare il copia e incolla. Niente irrita l’algoritmo come le pagine duplicate, che possono portare a penalizzazioni anche gravi;
  10. Usa grassetti e altre formattazioni del testo per agevolare la lettura, renderla più fluida e aumentare la comprensione del testo;
  11. Fai attenzione ai metadati, assicurati che contengano sempre la main keyword e rispetta il numero di caratteri consigliato (50-60 caratteri per il Meta Title e 150-160 caratteri per la Meta Description);
  12. Inserisci gli attributi Alt delle immagini.

Inizia a scrivere i tuoi articoli ottimizzati

Ora che sai come ottimizzare i tuoi articoli per il SEO, non ti resta che provare a scrivere contenuti di qualità nel tuo blog per ottenere traffico di qualità per il tuo sito. Tieni in considerazione sempre che l’algoritmo di Google è in costante evoluzione e sono già previste importanti novità che cambieranno il modo in cui Google ordina le proprie informazioni sul motore di ricerca. Per aiutarti, in quest’articolo abbiamo parlato dell’aggiornamento Google Page Experience.

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