La preoccupazione del futuro incerto ha riportato il tema della sostenibilità sempre di più al centro dell’attenzione mediatica.
Rispetto alle vecchie generazioni, i giovani d’oggi sono molto più sensibili su queste tematiche.
Dal “friday for future” ai video che girano sul web dell’”Ultima Generazione” una cosa è certa: La tematica della sostenibilità è al centro delle discussioni.
La prospettiva della sostenibilità, però, non è limitata solo nell’area ambientale.
I suoi orizzonti sono espansi da molto tempo anche nell’area della governance e sociale.
Le aziende devono essere sostenibili per adattarsi alle esigenze e le volontà delle persone. Prima di iniziare a parlare di bilancio sostenibile, facciamo una panoramica in linea generale delle tematiche ESG.
Esg significato: una sostenibilità in senso ampio
Come detto, nelle righe precedenti, la tematica della sostenibilità non racchiude più soltanto il tema dell’ambiente ma si è esteso anche nell’area della governance e quello sociale.
L’acronimo ESG indica proprio questi aspetti: Evironment, Social and Governance.
In ottica di azienda i temi ESG rappresentano i tre ambiti fondamentali di analisi e gestione delle performance aziendali legate alla sostenibilità e alla responsabilità sociale.
Sono utilizzate da investitori, imprese e stakeholder per valutare l’impatto delle attività aziendali su ambiente, società e governance interna.
Per comprendere a 360° questo tema introduciamo un nuovo concetto, ovvero quello di “impact materiality” (ha un focus sociale).
La impact materiality va a considerare l’aspetto l’impatto che l’impresa ha su queste tre dimensioni.
Bisogna sottolineare: che ogni impresa ha un impatto!
Vediamo nel dettaglio le tre dimensioni:
E-Enviromental (Ambiente)
In questo caso si va ad osservare come le attività aziendali impattano sull’ambiente, le tematiche su cui ci si focalizza maggiormente sono:
- Cambiamento climatico: in particolare sulla riduzione di emissione di gas serra e sull’applicazione per strategie per la decarbonizzazione;
- Risorse naturali: consumo di acqua, energia e materie prime;
- Biodiversità: protezione degli ecosistemi e riduzione dell’impatto negativo;
- Gestione dei rifiuti: economia circolare, riduzione e riciclo;
S-Social (Società)
In questa dimensione si va ad osservare l’impatto dell’azienda che ha sulla società e sui propri stakeholder. In particolare, le tematiche più rilevanti di questa area sono:
- Diritti umani: rientrano il rispetto delle norme etiche e dei diritti fondamentali;
- Condizioni di lavoro: sicurezza, benessere e diritti dei dipendenti;
- Diversità e inclusione: ovvero la promozione di pari opportunità;
- Impatto sociale: relazioni con la comunità e contributo al benessere sociale.
G-Governance
Il focus qua è la gestione interna e la trasparenza delle imprese. A livello di temi rilevanti possiamo trovare:
- Trasparenza: ovvero la qualità della comunicazione con gli investitori e gli stakeholder;
- Struttura del consiglio di amministrazione: composizione, indipendenza, diversità;
- Etica aziendale: prevenzione della corruzione, conformità alle normative;
- Gestione dei rischi: controllo delle esposizioni ai rischi finanziari e non finanziari.
Bilancio sostenibilità: come vengono comunicate i temi ESG
Il mezzo di comunicazione per eccellenza delle imprese è il bilancio d’esercizio.
Come tutti sappiamo, il bilancio non è molto “user friendly”, la sua struttura spesso complessa rende difficile la lettura a chi non è esperto nel settore.
Nel corso degli anni si è arrivati a quello che viene definito come “Integrated Report” (IR), ovvero una comunicazione sintetica che illustra come la strategia, la govenance, le performance e le prospettive di un’organizzazione consentono di creare valore nel breve, medio e lungo periodo nel contesto in cui i l’azienda opera.
Spesso potreste sentire anche dire “bilanci di sostenibilità”, sappiate che i due termini sono interscambiabili.
Cosa c’entra con le tematiche ESG? Il bilancio sostenibile va a considerare l’impatto che l’azienda ha avuto sull’ambiente, la società e ricopre anche le pratiche di governance aziendale.
Bilancio Integrato: vediamolo nel dettaglio
In primo luogo, redigere i bilanci sostenibilità non è obbligatorio, l’unica eccezione è stata per le società quotate in borsa di Johannesburg (Sud Africa) in quanto ci sono moltissime aziende di estrazione di diamanti e di conseguenza una alta probabilità di sfruttamento del territorio e della manodopera.
I presupposti per indurre un’impresa a redigerlo sono molti in quanto i benefici che ne può ottenere sono sia interni che esterni.
Bilancio di sostenibilità come si fa?
Nel 2012 viene definito in bozza il framework da seguire per la rendicontazione integrata.
I concetti fondamentali che vanno inseriti sono quello dei capitali e della creazione di valore per l’organizzazione e per altri enti.
Un Integrated report dovrebbe fornire informazioni in merito a 6 capitali, essi esprimono le risorse che l’azienda ha a disposizione per attivare il proprio processo di creazione di valore. Nella tabellina ve li abbiamo riportati:
Capitale
| Descrizione
|
---|
Capitale finanziario
| L’insieme dei fondi che l’azienda può usare per produrre beni e servizi e che è ottenuto tramite forme di finanziamento
|
Capitale produttivo
| Tutti i beni a lunga durata che l’azienda usa per produrre (entrano in merito terreni, fabbricati, macchinari, automezzi ecc)
|
Capitale intellettuale
| Include la proprietà intellettuale e capitale organizzativo.
|
Capitale umano
| Include le competenze, le capacità, le esperienze e la motivazione delle persone di innovare
|
Capitale sociale e relazionale
| Relazioni con la collettività e stakeholders, nonché la capacità di condividere informazioni al fine di aumentare il benessere individuale e collettivo.
|
Capitale naturale
| Processi e risorse ambientali, rinnovabili e non
|
Questi sei capitali sono gli input che l’azienda ha per poter raggiungere i propri obiettivi (outcome).
Oltre a queste informazioni, bisogna esplicitare anche tutte quelle che aiutano nel processo di creazione del valore come:
- Governance;
- Rischi e opportunità;
- Strategia di allocazione delle risorse;
- Prospettive
- …
Standard setter nella rendicontazione della sostenibilità
Negli ultimi anni si sono sviluppati standard setter per andare a rendicontare un bilancio della sostenibilità, dall’integrated report (visto nei paragrafi precedenti) si sono sviluppati numerosi altri come, ad esempio, i GRI e gli SASB.
Facciamo una breve panoramica sugli standard setter GRI e SASB:
| SASB
| GRI
|
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Approccio
| Dai principi propri di ciascun settore a quelli generali
| Parte dall’idea di fornire principi generali per poi declinarli nei vari settori
|
Focus
| Impatti finanziari
| Impatti economici, ambientali, sociali e finanziari
|
Destinazione informativa
| Shareholders (azionisti)
| Tutti gli stakeholder
|
Diffusione geografica
| Prevalentemente USA
| EU e extra-EU
|
L’importanza di queste tematiche si ha fatto sì che l’UE abbia dato un mandato all’EFRAG (European Financial Reporting Advisoring Goup) di elaborare dei principi di rendicontazione.
In conclusione, abbiamo visto come la sostenibilità stia diventando sempre più centrale nelle discussioni pubbliche e aziendali, con una crescente attenzione non solo all’ambiente, ma anche agli aspetti sociali e di governance, come evidenziato dai criteri ESG.
Le aziende sono chiamate a riflettere il loro impatto su queste aree, adattandosi alle esigenze degli investitori e delle comunità. Strumenti come il bilancio integrato e gli standard di rendicontazione come GRI e SASB offrono un modo trasparente per comunicare i loro impegni, contribuendo così a una creazione di valore a lungo termine e alla promozione di pratiche più responsabili e sostenibili.
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