Se, a partire da
giugno 2021, hai notato un sostanziale
peggioramento delle performance del tuo sito web sui motori di ricerca, con una
diminuzione del rendimento delle tue pagine in termini di
impression e
click, ciò potrebbe essere dovuto all’
introduzione delle nuove metriche per il posizionamento di Google.
Nella
seconda metà del 2021, infatti, Google ha iniziato gradualmente ad introdurre
una serie di nuovi indicatori per la valutazione delle pagine dei siti web, denominati
"Core Web Vitals". Si tratta di una serie di nuove metriche di valutazione che esulano dal contenuto informativo delle pagine e che vale la pena conoscere. Vediamo insieme in cosa consiste Google Page Experience e come possiamo ottimizzare il nostro sito web al meglio per non perdere posizioni e visite.
Google Page Experience: cos’è
Con
Google Page Experience, Google ha introdotto
una serie di criteri di valutazione per il tuo sito web con l’obiettivo di
mettere al centro l’utente e la sua
esperienza di utilizzo.
Per quelli di voi che già utilizzano
Search Console per l’ottimizzazione del proprio sito web, si tratta di un
set di metriche che era già stato anticipato, se ricordate, nell’introduzione nelle schede dei
"Segnali Web Essenziali" ("Core Web Vitals"). Le metriche sono
pienamente attive e
saranno sempre più centrali, affiancando i
criteri relativi al contenuto.
Un’infarinatura sul
funzionamento di queste nuove metriche ci viene data Developer Advocat di Google,
Patrick Knetter, in una
serie di video sul canale di
Google Search Central su Youtube. La
Page Experience, ci viene spiegato, è “
un nuovo input per il ranking di Google Search che tiene in considerazione il grado di apprezzamento di un sito da parte degli utenti.”
Come vedremo meglio più avanti, la Page Experience
non si applica a tutto il sito web, ma
ad ogni pagina singolarmente, per cui
ogni pagina ha il suo punteggio di Page Experience che
influisce sui risultati in termini di SEO.
Vediamo più nel dettaglio
in cosa consistono le
nuove metriche introdotte da Google Page Experience.
Quali sono le nuove metriche di Google Page Experience?
Le metriche introdotte
si suddividono in due gruppi: le
"Boolean Checks" (che vengono definite da Patrick Knetter come un requisito che "hai o non hai") e i già nominati
"Core Web Vitals" (che in maniera più dettagliata esprimono la bontà dell’esperienza di utilizzo degli utenti nei loro device).
Rientrano nei
Boolean Checks:
- La Mobile Friendliness del sito, ovvero l’ottimizzazione per i dispositivi mobili (tablet e smartphone);
- L’utilizzo di HTTPS, ovvero una trasmissione sicura (in forma criptata);
- L’utilizzo di sistemi che consentono il safe browsing (navigazione sicura);
- L’assenza di "intrusive interstitials", ovvero elementi pubblicitari intrusivi che possono compromettere l’esperienza di utilizzo dell’utente.
Di contro, i
Core Web Vitals (visibili nella Search Console di Google come Segnali Web Essenziali) sono, a differenza dei Boolean Checks,
una serie di metriche user-centric che vengono aggiornate su base annuale. Al momento contengono:
- First Input Delay, ovvero il tempo di risposta del sito a seguito della prima interazione. Questo indicatore misura il tempo che intercorre tra la prima volta in cui un utente interagisce con una pagina e il momento in cui il browser è effettivamente in grado di rispondere;
- Largest Contentful Paint, ovvero il tempo di caricamento della pagina. Questa metrica misura il tempo che ci impiega il contenuto più grande presente sulla pagina a caricarsi sullo schermo;
- Cumulative Layout Shift, ovvero la stabilità visiva della pagina. In questo caso, influiscono gli spostamenti degli elementi che avvengono mentre la pagina si sta ancora caricando. Questi, infatti, possono penalizzare l’esperienza dell’utente e possono portare a click indesiderati, soprattutto in banner pubblicitari.
Che cosa fare per non essere penalizzati dalle nuove metriche?
L’avvento delle
nuove metriche di Google Page Experience può penalizzare il tuo sito web, soprattutto se non è stato ottimizzato a dovere per i dispositivi mobili o è particolarmente datato. Può rivelarsi, però, anche una
buona opportunità di guadagnare qualche posizione, nel caso fornisca un’esperienza di utilizzo migliore rispetto ai competitor.
In particolare, si dovrà fare particolare attenzione a:
- Velocità di caricamento del sito, e in particolare utilizzo di immagini e video non troppo "pesanti";
- Utilizzo di un layout mobile-responsive e accorgimenti relativi all’utilizzo da mobile, ;
- Utilizzo di un protocollo HTTPS (con certificato SSL).
Inoltre, non dobbiamo dimenticarci di
Google Search Console, che resta
lo strumento più utile messo a disposizione da Google per monitorare l’andamento del nostro sito web ed effettuare eventuali correzioni. Si tratta di un
canale diretto con Google, attraverso il quale possiamo verificare la soddisfazione dei i requisiti Boolean Checks e il punteggio per i Core Web Vitals.
In
Google Search Console abbiamo a disposizione le seguenti sezioni:
- Esperienza sulle pagine (mobile e desktop): una sezione che raccoglie le metriche "Segnali Web Essenziali", "Usabilità sui dispositivi mobili" e "HTTPS" (valutazione che tiene in considerazione il rapporto tra HTTP e HTTPS presenti nel sito);
- Segnali Web Essenziali (i Core Web Vitals descritti in precedenza);
- Usabilità dispositivi mobili, ovvero gli errori di ottimizzazione eventualmente individuati dal crawler di Google per smartphone. In questa sezione sono indicate eventuali correzioni da apportare (come, ad esempio, il testo troppo piccolo da leggere, gli elementi selezionabili troppo vicini tra loro e i contenuti più grandi rispetto allo schermo). Una volta corretti i problemi individuati, da quest’area è possibile indicare a Google che abbiamo risolto il problema e invitarlo a fare una relativa convalida.
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Ora che sai
cos’è Google Page Experience e come ottimizzare il tuo sito nel modo migliore, non ti resta che provare a
posizionarti sempre meglio nei risultati dei motori di ricerca per ottenere
traffico di qualità per il tuo sito. Tieni in considerazione sempre che
l’algoritmo di Google è in costante evoluzione e sono già previste importanti novità che cambieranno il modo in cui Google ordina le proprie informazioni sul motore di ricerca. Per aiutarti, in quest’articolo abbiamo parlato di
come indicizzare un nuovo sito web.
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