Una delle prime cose che si imparano in una lezione qualsiasi di marketing è che “
non comunicare è impossibile”.
Ogni azione dell’azienda comunica, dalla classica pubblicità ai colori scelti, al logo, all’insegna, il pezzo, il packaging dei prodotti, ecc. Possiamo capire che, se un’azienda non fa pubblicità, comunica con altri fattori.;
I modi di comunicare sono numerosi e, il motivo per cui si comunica rappresenta un
obiettivo strategico: la creazione di valore per i soggetti coinvolti.
Decisioni nella comunicazione
Che la comunicazione sia quindi voluta o implicita in determinati comportamenti, bisogna sempre agire con strategia, prendendo determinate decisioni.
Sono tre le macroaree che si devono considerare quando si prendono decisioni in ambito comunicativo.
Emittente
Tra le decisioni che rappresentano un aspetto fondamentale nella comunicazione rientrano quelle sulla scelta degli emittenti, in particolare sono tre le figure che devono essere considerate:
- Author: colui che prepara ciò che deve essere detto; spesso si tratta di copywriter, art directors o di gruppi creativi;
- Persona: colui che presta la voce, trasmette il Tone of Voice, può essere reale o immaginaria
(P.S. Abbiamo scritto un articolo che parla proprio di come costruire una Brand Persona, se sei interessato ad approfondire, dai una letta !) - Sponsor: colui che definisce il messaggio intrinseco, il “main what”.
Ricevente
La seconda macroarea di interesse rappresenta la scelta dei destinatari del messaggio. In questo caso, alcuni esempi sulla scelta del destinatario potrebbero essere:
- Se comunicare B2B o B2C
- Avere un target ideale e mirare la comunicazione in quella direzione
- Comunicare ad un target audience e così via
Tecnica di comunicazione
Bisognerà decidere anche le tecniche di comunicazione, in particolare, scegliere lo
stile, che potrebbe essere:
- Autobiografico: si parla in prima persona;
- Narrativo: si utilizza una terza persona per raccontare le sue esperienze con l’azienda;
- Drama: utilizzare la finzione pubblicitaria che è utile per ricreare le routine quotidiane.
Al di là delle decisioni che abbiamo appena visto, è possibile, inoltre, andare a scegliere tra numerosi modelli che possono essere applicati nella comunicazione; alcuni di questi sono:
- Modello di Shannon: individua un’emittente, un ricevente, la codifica, la decodifica, il messaggio e il mezzo;
- Modello di Shannon e Weaver: rappresenta un aggiornamento del modello precedente, in quanto considera i rumori/disturbi che rendono la comunicazione difficile;
- Modello di Laswell: è un modello di comunicazione basato su aree chiave;
Questi ne rappresentano solo alcuni tipi di modelli e dimostrano che esistono numerosi modi di comunicare.
Fra i numerosi metodi di comunicazione,
ne esiste uno ottimale? Una forma di comunicazione più efficiente?Uno dei modi di comunicare che potrebbe rappresentare la chiave nella creazione del valore per un cliente è quello descritto nella teoria del “Cerchio d’Oro”.
Modi di comunicare: Il cerchio d’oro
In primo luogo:
che cos’è “il cerchio d’oro”?È un approccio teorico diffuso negli ultimi anni da
Simon Sinek.
Sinek si definisce un «
ottimista incrollabile» e ha scoperto schemi su come le persone pensano, agiscono e comunicano, nonché sugli ambienti in cui le persone operano al meglio delle proprie capacità naturali.
La teoria del Cerchio d’Oro ha portato al centro della discussione dei metodi di comunicazione aziendale l’esigenza di pensare.
Secondo questa forma di comunicazione, bisogna comunicare e agire partendo dal “
perché”.
Comunicare partendo dalla motivazione per cui si comunica, definire il “
come” comunicare e, infine, descrivere il “
cosa” comunicare rappresentano la chiave per entrare in sintonia con il pubblico.
Questo metodo di comunicazione aiuta a comprendere perché solo alcuni individui e organizzazioni riescano a ispirare fedeltà nel pubblico.
Simon Sinek descrive il “perché”, il “come” e il “cosa” come dei centri concentrici.
L’intero concetto è ispirato alla sezione aurea, che dimostra l’esistenza di un ordine nel disordine apparente della natura, in modo simile il “Cerchio d’Oro” rintraccia un ordine e una prevedibilità nel comportamento umano.
Ci aiuta a capire perché facciamo quello che facciamo, dimostrando in maniera convincente che possiamo ottenere molto di più se ricordiamo di iniziare a fare chiedendoci il “perché”.
Cosa rappresentano questi cerchi concentrici?
- Perché: è il cerchio più interno, quello più “intimo”, le aziende gli individui fanno fatica a trasmetterlo, è descritto anche come “il credo comune”;
- Come: è più concreto, descrive il processo attraverso al quale l’individuo o l’organizzazione riesce a trasmettere il “perché”, definisce e descrive le azioni che l’organizzazione vuole tenere e i valori su cui sono fondate, viene spesso definito come il fattore differenziante o motivante;
- Cosa: è il cerchio più facile da esprimere, rappresenta il “cosa sta facendo”.
Spesso, le aziende partono dal cerchio più esterno, quindi dal “cosa”, e difficilmente arrivano a comunicare il “perché”, questo metodo di comunicazione non ispira.
Comunicare dall’interno verso l’esterno crea
affinità con l’interlocutore.
Perché il “perché” può fare bene?
Se un’azienda è capace di creare affinità con l’interlocutore, quest’ultimo si rivedrà nel “perché” e, secondo Simon Sinek, si
innamorerà del perché trasmesso.
Dall’altro lato, l’affinità si crea anche sulla base degli interessi dell’interlocutore.
Se l’azienda ha il “perché” forte e riesce a trasmetterlo, ma all’interlocutore non interessa, l’affinità non si creerà, proprio perché manca quello che Sinek chiama “vibrazione”.
Come comunicare il “perché”?
Nel metodo di comunicazione del Cerchio d’Oro, il “perché” è una semplice frase, figlia di un processo di ricerca molto forte, che:
- Descrive il contributo che l’emittente del messaggio vuole portare nelle vite altrui;
- L’impatto che tale contributo vorrebbe avere, ovvero il modo in cui può essere utile nella vita degli interlocutori.
Una volta definito il motivo della comunicazione, la definizione del “come” e del “cosa” verranno in maniera naturale come una conseguenza del “perché”.
In conclusione, la teoria del “Cerchio d’Oro” ci fa capire che non è facile comunicare in maniera ottimale; esistono numerosi aspetti che potrebbero penalizzare la comunicazione aziendale.
È importante, però, saper comunicare la motivazione, in maniera tale da entrare in sintonia con l’interlocutore, perché solo così sarà possibile lasciare una traccia nella mente e nel cuore della persona
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