Ogni strategia di
content marketing che si rispetti richiede la realizzazione di un
piano editoriale. Il motivo è presto detto: se vuoi che le tue
iniziative promozionali si trasformino in
risultati concreti per il tuo business, non puoi rinunciare a una
corretta pianificazione dei contenuti.
Vuoi sapere
cos’è il piano editoriale e
qual è il modo migliore per realizzarlo e per utilizzarlo? Sei nel posto giusto.
Leggi l’articolo fino in fondo e il piano editoriale non avrà più segreti per te!
Cos’è il piano editoriale
Quando parliamo di
piano editoriale ci riferiamo a un
documento nel quale definiamo i contenuti che vogliamo pubblicare e la loro data di pubblicazione. Il
canale selezionato per la pubblicazione dei contenuti può essere una
piattaforma offline, come una rivista, un quotidiano o un programma televisivo, oppure una
piattaforma online, come il blog aziendale, i social network o le newsletter.
A prescindere dal canale utilizzato e dalla tipologia di contenuti che vuoi promuovere, il
piano editoriale è uno
strumento fondamentale se vuoi utilizzare in modo strategico le piattaforme di comunicazione che hai a disposizione, perché ti consente di
programmare in anticipo i tuoi contenuti e
definire quali obiettivi e quale pubblico vuoi raggiungere attraverso la loro pubblicazione.
Il
piano editoriale è
uno strumento versatile che
deve accompagnare qualsiasi iniziativa di comunicazione della tua azienda, come ad esempio la redazione del
blog aziendale o le azioni di
influencer marketing. Si tratta, perciò, di un
elemento chiave del
workflow di qualsiasi strategia di
content marketing.
Ma perché questo strumento è così importante? Leggi il prossimo paragrafo per scoprirlo.
Perché è importante realizzare il piano editoriale
Come vedremo meglio nei prossimi paragrafi, il
piano editoriale non è un semplice calendario di pubblicazione dei contenuti. La sua redazione, infatti, viene effettuata dopo aver attentamente analizzato
target e
competitor e dopo aver individuato
precisi obiettivi di business.
Grazie a un piano ben realizzato, avrai la possibilità di:
- Ridurre al minimo errori, ritardi e sovrapposizioni nella pubblicazione dei tuoi contenuti, grazie a un documento sempre aggiornato e condiviso da tutti i soggetti interessati (clienti e creator);
- Sfruttare in modo più efficace i tuoi strumenti di comunicazione, bilanciando contenuti promozionali, che ti permettono di realizzare obiettivi di vendita, e contenuti informativi, che invitano il tuo pubblico a seguirti;
- Avere maggior controllo sui diversi canali di comunicazione che utilizzi per promuovere la tua azienda.
Differenza tra piano editoriale e calendario editoriale
Sebbene i due termini vengano utilizzati come sinonimi,
piano editoriale e
calendario editoriale non sono esattamente la stessa cosa.
Il
piano editoriale è un
documento generico che contiene una serie linee guida sul
tone of voice da utilizzare, sugli
obiettivi da raggiungere e sulle
diverse tipologie di contenuti che si intendono pubblicare, come ad esempio serie di post o "rubriche" informative di vario tipo.
Il
calendario editoriale, invece, è un
documento più specifico che
associa le date ai contenuti da pubblicare con titolo, immagine e altre informazioni che variano in base alla piattaforma di pubblicazione (hashtag, tag, argomenti correlati ecc.).
Come realizzare il piano editoriale: gli step da seguire
Il corretto sviluppo di un
piano editoriale prevede che si seguano degli
step ben precisi. Se avete mai avuto a che fare con un
piano marketing o con un
piano di comunicazione, probabilmente avete già familiarità con qualcuno di questi. Vediamoli insieme.
1) Analizzare il tuo brand
Analizzare il brand è
la prima cosa da fare ogni volta che progetti un’iniziativa di comunicazione. Qual è la sua storia e quali sono i suoi valori? In questa fase è necessario
cogliere l’essenza del tuo brand e della cultura aziendale, in modo che i contenuti realizzati non risultino "stonati" o fuori luogo agli occhi attenti dei tuoi interlocutori.
In questa fase può essere utile prendere in mano
vision, mission e
value proposition del tuo brand, se presenti, oppure
individuare il tone of voice che utilizzi di solito nel rivolgerti al tuo pubblico.
2) Analizzare il target di riferimento
Se le
strategie di vendita hanno le
buyer personas, ovvero i clienti tipo con le loro caratteristiche sociodemografiche e la loro provenienza geografica, i loro interessi e i loro valori di riferimento, nel
piano editoriale ci rivolgiamo alle
reader personas. In questa fase è importante individuarle utilizzando diversi metodi, come l’
analisi dei dati di insight su Facebook o
i dati delle visite su Google Analytics.
Ricordati che
non si può comunicare senza sapere chi ci sta ascoltando e chi vogliamo che ci ascolti.
3) Analizzare le tendenze
Oltre alle
reader personas, è necessario capire
quali sono gli argomenti di maggiore interesse. Ad esempio, se attraverso la pubblicazione dei contenuti ti sei posto l’obiettivo di
posizionare il tuo sito web sui motori di ricerca, sarà utile
analizzare le query di ricerca più utilizzate su Google, e utilizzare
Google Trends per capire la stagionalità e i volumi di ricerca di determinate keyword.
4) Analizzare i competitor
Un’
analisi approfondita dei competitor può aiutarti a realizzare contenuti efficaci che diano risultati nel tempo. In questa fase domandati
come si posizionano i competitor rispetto a te e
in che modo raggiungono i loro obiettivi di business. Tra le loro iniziative, c’è sicuramente qualche
best practice che puoi fare tua.
Analizzare
qual è il tipo di contenuto che realizza migliori performance sulla piattaforma che hai selezionato è fondamentale se vuoi fare centro. Quali sono i contenuti che vanno per la maggiore su Facebook, Instagram o su un blog dedicato al food? Quando parliamo di pianificazione dei contenuti, l’esperienza e l’attenta osservazione dell’ambiente possono fare la differenza.
6) Definire gli obiettivi
Attraverso la tua strategia di content marketing
puoi raggiungere una serie di obiettivi. Ad esempio, puoi:
- Rafforzare il tuo brand;
- Aumentare la brand awareness (consapevolezza del brand);
- Migliorare il tuo posizionamento sui motori di ricerca;
- Fidelizzare il tuo pubblico;
- Aumentare le vendite;
- Generare lead.
7) Pianificare i contenuti
Una volta conclusa la fase di analisi e di definizione degli obiettivi, è arrivato il momento di
pianificare i contenuti. Data, argomento, categorie, autore, immagini, elementi SEO:
non c’è un modello definito di calendario editoriale e
le cose da preparare variano a seconda della piattaforma di pubblicazione che hai scelto.
Ad esempio, se
stai scrivendo un blog aziendale è importante distinguere i post in
pillar content, ovvero pagine esaurienti e autorevoli su un tema generico, e in
brick content, che riguardano argomenti più specifici. Se hai familiarità con lo
schema della coda lunga delle keyword, in questo caso dovrai associare le keyword generiche ai contenuti pillar e le keyword "di coda lunga" ai brick content.
8) Pubblicare e promuovere i contenuti
In fase di pubblicazione dei contenuti, ricordati che
ogni contenuto deve esser visivamente accattivante e che
deve sempre contenere una CTA (call to action) definita e
in linea con gli obiettivi della tua comunicazione.
9) Analizzare il rendimento dei contenuti
Una volta che hai pubblicato i tuoi contenuti, non dimenticarti di
analizzare il loro rendimento. Google Analytics e strumenti di Insight dei social network vengono in tuo aiuto, offrendoti la possibilità di
approfondire le interazioni che i tuoi contenuti hanno generato nel tempo.
Cosa ha funzionato? Cosa non ha funzionato? Come puoi migliorare? Il piano editoriale
può essere sempre rivisto: ricordati che si tratta di
un documento operativo finalizzato al raggiungimento di determinati obiettivi di marketing.
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